In metropolitana si possono incotrare personaggi di tutti i tipi. Non sai mai quello che ti aspetta, come in una giungla.
Esseri cupi che si vede lontano una fermata che non sono soliti battere chiodo, nonostante sia il loro chiodo fisso. Altri invece, il chiodo, lo indossano, sempre, costantemente, con qualsiasi temperatura, il loro chiodo fisso.
Ad alcuni la temperatura e il clima non interessa, loro si vestono in base al calendario.
Persone impettite così tanto che se sembrano avere due petti. In doppio petto, pensando a quando avranno le gambe sotto al tavolo a gustarsi un doppio petto, di pollo.
Ci sono iene in agguato pronte a impradonirsi di ogni posto lasciato libero.
Persone giraffiche scomode a causa della loro altezza e non adatte alla metropolitana. Con buona pace di Darwin.
Ragazze girafiche, di quelle che vagano per i vagoni ad annunciare che sono state loro ad inventarla.
Si vedono balene costrette, come da boa costrictor, dentro a leggins pitonati, boati.
Boati che si levano in aria, viziata, dentro al vagone della metro alla prima brusca frenata. Si levano in aria, levitano, come monaci tibetani, dubbi sul mestiere della madre del conducente.
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