Quella mattina si era svegliato ed era conscio del lavoro che avrebbe dovuto svolgere. Doveva fare un lavoro, un lavoro coi fiocchi.
Fiocchi d'avena per riempire lo stomaco e fare il pieno di energia.
Fiocchi d'avena in pratiche scatole. Scatole di fiocchi d'avena comprate in abbondanza per vincere i biglietti per un concerto di Cristina D'Avena.
Scatole stipate in credenze. Credenze stipate nella sua testa. Credenze come quella di parte di un ciccione vestito di rosso che lo avrebbe ricompensato se si fosse comportato bene.
False credenze per la cui smentita c'era ancora tempo, ora i problemi erano altri.
Fatto il pieno di energia, Martino prese lo zaino e andò a scuola a fare la verifica sulle addizioni.
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