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13 novembre 2012

Un giorno fortunato

C'è sempre un ma. Così come nelle storie c'è sempre un eroe, ma non in questo caso.
Fortunato non era un eroe. Era il classico bullo che piaceva alle ragazzine, il prototipo del cattivo ragazzo.
Quello che tutte vogliono riportare sulla buona strada, ma la vita non è un film e nemmeno nei film raccontano quello che viene dopo.
Nessuno racconta mai di chi viene dopo. Non si racconta mai di chi non viene. E chi non viene non lo va di certo a raccontare in giro.
Proprio grazie a questo Fortunato aveva potuto mantenere la sua reputazione di sciupa femmine. Di ragazzaccio.
Un ragazzaccio prodigio, già giovanissimo era immischiato in mille faccende affaccendate. Faccende dalle mille facce, ma tutte scure. Era in grado di procurare qualsiasi cosa, a patto di non chiedergli da dove arrivasse.
Un enfant prodige della criminalità, tanto che non poteva sfuggire all'attenzione di Pistakyos. Tanto che decise di farne il suo delfino e vista la sua abilità di procurare ogni cosa, informazioni, persone, oggetti, gli fu dato il nome in codice: 892424
Quello che viene dopo è un Fortunato cresciuto, diventato un furfante comune che pertanto si vide soffiare il posto di enfant prodige da uno nuovo, un giovane, affamato, Carlito.
Subito dopo ci sono un paio d'anni di carcere, a causa di un tentato di furto in banca e relativa fuga poco fortunata, e un umile impiego al Comune, come uomo delle pulizie.
D'altronde aveva una certa esperienza nel ripulire persone e locali.
Kia e Legume entrarono in Comune.
Decisero, di comune accordo, che sarebbe stato Legume a chiedere di Fortunato anche perché Kia lo conosceva solo con il suo nome in codice.
Erano fortunati, era proprio il giorno di Fortunato, era di turno alle pulizie.
Andarono in fondo a destra e fortunatamente lo trovarono subito.
"Ciao Fortunato!" esordì Legume.
"Ciao 892424" disse Kia.
"Ciao mia cara 899!... E ciao anche a te mio caro... Hem... Hum... Chi sei?" rispose Fortunato.
"Come chi sono? Sono Legume, non ti ricordi di me?"
"No...."
"Al liceo! Ero quello che ti passava le versioni di latino..."
"Ah si! Che altrimenti ti picchiavo!!"
Legume tossi fragorosamente per coprire le parole di Fortunato e indicò Kia con un cenno del capo.
"... Capisco..." Fortunato si interruppe.
"Che fortuna trovarti qui!"
Fortunato gli tirò una sberla. Legume si era dimenticato di quanto Fortunato odiasse i giochi di parole con il suo nome.
"Se la chiami fortuna pulire i cessi..." rispose Fortunato come se non fosse successo niente.
"Devo dire che questa volta sei tu a capitare a fagiolo."
Fortunato gli tirò un'altra sberla, nemmeno quest'espressione di Legume gli era mai piaciuta.
In tutto questo Kia faticava a non ridere. Dovette immaginarsi svariati gattini spiaccicati sull'autostrada per non scoppiare una risata fragorosa.
"Dai dimmi cosa vuoi, ma guarda che non ho più il giro di una volta..."
"Una sola informazione... Dove si trova Pistakyos?"
Tutti improvvisamente si fecero seri e a Fortunato per poco non cadde lo scopettone.
"Perchè ti interessa? È un tizio pericoloso... E tu 899 non gli dici niente al tuo ragazzo?" Kia non rispose si limitò a fare spallucce e ad arrossire.
"È una storia lunga... Se verrai con noi e ci aiuterai te la spiegheremo e... " intervenne Legume, anche lui visibilmente arrossito.
"No, zero. Mi è già passata la voglia, come quando volevi spiegarmi a tutti i costi latino. In cinque anni se avessi voluto l'avrei studiato e capito ma non avevo sbatti. Lo stesso con Pistakyos. Si mi rode il culo come mi ha trattato e abbandonato, ma in tutti questi anni non ho mai avuto sbatti di fargliela pagare..." tagliò corto Fortunato.
"Allora dicci dove trovarlo!" Kia si inalberò.
"Siete pazzi! Ma volete saperlo veramente? Siete veramente intenzionati ad andare fino in fondo?"
"SI!" risposero all'unisono.
"Che carini! Rispondete pure in coro! C'è intesa vedo..."
Calò un silenzio imbarazzante.
"Comunque si trova nel retrobottega della Ghireria che c'è in centro."
Kia e Legume salutarono Fortunato e si diressero alla macchina.
Destinazione: la prima fermata della metropolitana.
L'auto di Kia era tutto fuorché ecologica e non poteva andare in centro, in più l'ecopass costava un sacco.



Nota dell'autore.
Era da un po' che non andavo avanti con la storia del Detective Legume, qualcuno di voi potrebbe non ricordarsi più dove era arrivata la storia. 
Quindi, per rinfrescarvi la memoria ecco i link per recuperare gli episodi precedenti:
Episodio 1 - "Tick Tock Goes the clock"
Episodio 2 - "Verso il capo"
Episodio 3 - "La Morte"
Episodio 4 - "In birra veritas"
Episodio 5 - "Dalla Cecenia con furore"
Episodio 6 - "Come non mai"
Episodio 7 - "Highway to hell"

5 novembre 2012

Rossopomodoro

Giorni noiosi in cui non si che fare. La noia che pervade tutto. Che pizza.
Meglio provare a fare qualcosa. Meglio farsi qualcuno ma non farsi da soli.
Farsi magari una pizza. Dopo quelle ricevute prepararne una, bella farcita.
Farcirla abbondantemente di motivazioni e sofistici discorsi.
Consegnarla, tirarla, bella calda. Di quelle pizze che bruciano per tanto tempo.
Una pizza che si ricorda, andata di traverso, indigesta.
Pizze appena sfornate dal forno.
Forni che sfornano sempre la stessa pizza, che noia. Che pizza!


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