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11 agosto 2013

Haters gonna hate

Fotografare i soliti pranzi è troppo mainstream.
Si inizia così con una foto al pranzo a bordo di un B767-300 che sembra cadere a pezzi negli interni.
Pranzo con una pasta che ha la magica proprietà di non sapere niente anche se condita e con cracker. Cracker salati in superficie, ma i migliori sono quelli salati nel profondo, dell'anima.
Arrivi e ti chiedi anche come mai i dossi della Repubblica Domenicana sono al contrario, sono fossati.
Finisci con l'interessarti anche di antropologia e a chiederti cosa accada alle domenicane tra i 26 e i 37 anni che possa trasformarle da fighe a donne-fanta. Donne come la Fanta che non è buona ma è tanta.
Nel frattempo conosci gente, o meglio... Loro ti conoscono grazie alle tue performance alcoliche durante gli spettacoli. Reggere sei shot di vodka uno dopo l'altro e due cuba libre non è da tutti. Un attimo e diventi il Paul Gascoigne del villaggio, ma non si parla del talento nel beach soccer.
Quel poco di talento che si ha lo si usa tutto nel beach volley. Partite durano fino al calar del sole tanto che decidono di darci in autogestione il campo. E di quelle giocate che nemmeno nella World League.
Nel tempo libero, perché il beach volley è una cosa seria, si arriva poi a dimostrare che spesso la simpatia va con il quadrato del girovita, infatti io sono molto simpatico.
Ci si fa la barba e si cerca di passare inosservato al ristorante in mezzo ai sedicenni e sedicenti tedeschi, ma a fregarti è l'incarnato. O forse la maglietta della Vespa con il tricolore, la cosa non è chiara. Anche perchè la Cosa non si chiamava Chiara prima di entrare nei Fantastici 4, ma nel tempo libero tira le freccette insieme ai suoi amici supereroi, capitani da Capitan Veratur.
La vacanze entra nel vivo e inizi a invertire le dosi del caffellatte.
Si diventa pappa e ciccia, letteralmente, con lo chef che alle tre di notte ti svela in anteprima il menù della giornata.
Così, oltre alla pancia, crescono anche le amicizie e le consapevolezze, ma è già tempo di tornare a casa. Tempo di disfare la valigia e rifarne un'altra per ripartire.
Ricordatevi solo due cose fondamentali: attenti ai cavalli che sono delle persone orribili e "voy a reír, voy a bailar. Vivir mi vida la la la la"




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