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26 marzo 2012

Verso il Capo

Dopo gli ultimi avvenimenti e quel messaggio, Legume decise che era giunto il momento di concedersi una vacanza.
Andando in ufficio Legume decise che appena avrebbe visto il Capo gliene avrebbe parlato. Con buona speranza che potesse accettare. Il detective, in ufficio, sedeva sul suo trono, il suo pensatoio. Accanto aveva una pila di riviste che lo aiutavano a concentrarsi nei momenti difficili, a dire il vero non particolarmente lunghi. Il più lungo ed impegnativo capitava sempre di mattina, appena sveglio, e durava circa un quarto d'ora.
Calatosi i pantaloni si sedette, il pensatoio era basso e quel giorno anche particolarmente freddo. Da quella altezza, o meglio bassezza, faceva fatica a vedere il suo riflesso nello specchio posto sopra al lavandino.
Allungò il collo e vide il Capo, il suo capo.
"Giusto te cercavo..."
"Capito sempre a fagiolo, dovresti saperlo."
"Hai ragione. Non so se hai sentito dell'orologiaio e del..."
"Biglietto con il messaggio per te? Si so già tutto."
Il vantaggio di lavorare in un'azienda piccola e a conduzione familiare. Tutti sanno sempre tutto. Bisogna solo stare attenti ai serpenti, ai parenti. Ma in una famiglia composta da una sola persona, il problema non sussite.
"Allora che ne dici?"
"Direi che va bene. Fai buon viaggio"
Il Capo decise solo la meta, Capo di Buona Speranza più precisamente a Città del Capo. Con la buona speranza di rilassarsi e di far rallentare tutti i pensieri che gli affollavano la testa, il capo e che inquietavano il Capo.

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